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Inizia con questo "titolo di coda" il viaggio dentro la raccolta "L'ha detto un italiano", fatta di citazioni, aforismi, frammenti di film e di canzoni, di poesie e di libri. Frasi da segnarsi e ricordare. Di quelle sentite al buio di un cinema o allo stereo di una macchina, soli in autostrada. Quelle che popolano i diari e si ritrovano nei bagni degli autogrill. Quelle che si collezionano o si promette di farlo, ma poi - spesso - si dimenticano. In questo ritratto c'è l'Italia, con tutte le sue contraddizioni, le paure, le macerie. Le sue rinascite. Ci sono i grandi italiani (giornalisti, cantautori, registi e scrittori) che l'hanno raccontata sempre, fedeli compagni anche nei momenti peggiori. Nel costante e serrato dialogo con loro, l'autore mostra la fragilità di questo tempo, ma anche l'appiglio solido al quale aggrapparsi. I suoi "titoli di coda", personali e spesso profani, sono nuove riflessioni, immagini, provocazioni. Si ride, si piange, ci si misura con un interlocutore immaginario, immersi in un itinerario intimo, dove ognuno ritrova qualcosa: punti di domanda, dubbi, amori andati e venuti, smanie e follie; i rapporti con i propri padri, la difficoltà a gestire chi va e chi resta